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Formaggi tipici della Valle d'Aosta

Numerosi alpeggi sono disseminati sulla parte piu alta del territorio di Aymavilles e si possono raggiungere anche a piedi seguendo i classici tracciati di trekking. Si tratta di pascoli che godono di una invidiabile esposizione. Qui in liberta per tutta l'estate pascolano le mucche nutrendosi di tenera erba e fiori profumati che conferiscono al latte e ai suoi derivati una ricchezza di profumi indimenticabile. Da questo latte cosi ricco e delicato si ottiene la migliore fontina, il burro e altri apprezzati prodotti che si incontrano soprattutto nella semplice cucina familiare.

La Fontina DOP

fontina valle d aosta

Marchio DOP per il principe dei formaggi valdostani
La Fontina è un formaggio che riassume tutti gli aspetti esclusivi del latte crudo e intero e della sua lavorazione; si presenta con una crosta compatta, sottile e marroncina, all’interno della quale è racchiusa una pasta semicotta, elastica e fondente, con occhiatura piccola e scarsa. Il colore è paglierino chiaro nelle forme prodotte in inverno, quando le mucche sono alimentate con il fieno, e tende al giallo più intenso nella produzione estiva. Il sapore è dolce e l’aroma fragrante si accentua con la stagionatura. Si tratta di un formaggio dall’alto valore energetico, ricco di fosforo, calcio e vitamine A e B: un alimento completo, genuino e digeribile.
La sua produzione è regolamentata da un rigido disciplinare che la definisce: un formaggio grasso a pasta semicotta, fabbricato con latte intero di vacca appartenente alla razza valdostana (pezzata rossa, pezzata nera, castana), proveniente da una sola mungitura”. Nel 1996, la Fontina ha ottenuto dall’Unione Europea la Denominazione di Origine Protetta (DOP), che sancisce inequivocabilmente come la sua produzione esclusiva debba avvenire in Valle d'Aosta, zona dalle particolari condizioni geografiche, pedologiche, climatiche, agronomiche e culturali, a tutela dai tentativi d’imitazione. A stagionatura ultimata, dopo una serie di severi controlli, il Consorzio Produttori e Tutela della DOP Fontina procede alla marchiatura: le forme contraddistinte con tale marchio sono garantite in termini di autenticità e qualità.

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Formaggi di capra

formaggi di capra

Due peculiari lavorazioni per i formaggi caprini
In Valle d’Aosta, la produzione di formaggi prodotti con il latte di capra è limitata e sono poche le aziende casearie che ne curano la commercializzazione. Due le tipologie lavorate: a pasta molle e a pasta pressata; il processo di preparazione del formaggio a pasta molle prevede che il latte, dopo la coagulazione e la successiva rottura in piccoli grani, venga deposto nelle fascere senza essere pressato e lasciato stagionare in locali ricchi di umidità. Diversa, invece, la lavorazione di quello a pasta pressata, dove il latte viene scaldato prima leggermente e, dopo la coagulazione e la rottura della cagliata, nuovamente, per essere quindi posto in fascere, salato e rivoltato più volte nel corso della stagionatura. Si ottiene così un alimento gustoso, dal sapore particolare. Il latte di capra, apprezzato da sempre nella tradizione valdostana, veniva sovente utilizzato dalle donne per lo svezzamento dei bambini.


La Toma di Gressoney - compra online

toma - prodotti tipici

Un saporito formaggio da tavola di produzione localizzata
La toma di Gressoney è un apprezzato formaggio da tavola, che viene lavorato direttamente negli alpeggi della valle del Lys e del centro valle con metodi tradizionali. Ogni anno se ne producono non più di 1000-1500 forme dalla media pezzatura (4/5 kg), che vengono lasciate stagionare su assi di legno in cantine o grotte, per un periodo che varia dai due ai quattro mesi. Si tratta di un formaggio semigrasso, per la cui preparazione si utilizza latte vaccino, parzialmente scremato; la scrematura avviene per affioramento: il latte munto alla sera viene lasciato riposare in recipienti di rame fino al mattino successivo, permettendo così alla parte più grassa, la panna, di risalire in superficie ed essere asportata con un largo cucchiaio di legno. Il latte residuo è impiegato per preparare questo prelibato alimento dalla pasta compatta e dal gusto saporito.

Il Fromadzo

formadzo - valle d aosta

Il Vallée d’Aoste Fromadzo è un formaggio DOP preparato con latte vaccino di due mungiture, al quale è possibile aggiungere piccole quantità di latte caprino. Le sue forme cilindriche, di colore paglierino con sfumature rossastre, racchiudono una pasta compatta, con occhiature sparse di piccole e medie dimensioni ; la stagionatura avviene in cantine o grotte dalla forte umidità (60-70%), ad una temperatura di 10/15°, per un tempo che varia dai 60 giorni ai 14 mesi. Al gusto, risulta essere un formaggio semidolce quando è fresco, mentre diviene più deciso, leggermente salato, talvolta con una punta di piccante, quando raggiunge una maggiore stagionatura. Il disciplinare ne consente la produzione in diverse tipologie: semigrasso, semigrasso con aggiunta di erbe aromatiche (ginepro, cumino selvatico, ecc.), magro, misto vaccino-caprino. Grazie alle sue radici etimologiche, che lo rendono fortemente rappresentativo della zona di produzione (la Valle d’Aosta, appunto), nell’ottobre del 1995 il Vallée d’Aoste Fromadzo ha ottenuto, sulla Gazzetta Ufficiale, il riconoscimento di Denominazione di Origine (DO) e, il 1° luglio dell’anno successivo, è stato iscritto nel registro delle DOP europee.

Bacche di ginepro

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Bacche di ginepro si sposano molto bene con marinate, con la selvaggina, con vari paté, con la pancetta, con cavoli e crauti e anche con pesce alla griglia. Il profumo aromatico che diffondono è unico e il sapore, all’inizio dolciastropoi amaro, riesce a insaporire un’ampia varietà di cibi. Sono anche utilizzate per pâté di selvaggina, ripieni e pietanze a base di verdure, e per aromatizzare bevande alcoliche (gin, amari).

Le bacche di ginepro hanno qualità curative:

  • antinfiammatorie
  • antisettiche
  • digestive
  • diuretiche

    Il Ginepro, sia come rametto che con le sue bacche, è' un ingrediente aromatico molto usato nella cucina di montagna, soprattutto per accompagnare la selvaggina. Ma non solo. E' gradito anche in associazione con i formaggi.

    In Valle d'Aosta per esempio, è famosa la Toma valdostana al ginepro e il Camoscio al civet (il camoscio si lascia macerare per alcuni giorni insieme al ginepro).

 

Dolci

Le materie prime dei dolci della Valle d’Aosta sono quelle di montagna: latte e panna, castagne e miele, mele Renette e pere Martin Sec, con l’aggiunta di mandorle e spezie, cioccolato e caffè, transitate dal Mar Mediterraneo all’Europa d’oltralpe.
Le Tegole

Una specialità tipica della regione sono le Tegole d'Aosta, dolcetti dalla forma ondulata come le tegole di terracotta dei tetti delle baite, che fecero la loro comparsa negli anni ’30. La ricetta di questo dolce, un tempo tipicamente natalizio, fu probabilmente appresa dai pasticceri della famiglia Boch durante un soggiorno in Francia. Le Tegole - lavorate prevalentemente con nocciole, zucchero, albume d’uovo, farina, ed, eventualmente, mandorle e vaniglia. In fase di lavorazione, la pasta deve essere omogenea e piuttosto morbida, per poterla “spatolare” in sottili forme circolari. Questi piccoli biscotti tondi e friabili, creati dai pasticcieri valdostani nel 1930, sono divenuti la specialità dolciaria di questa piccola regione alpina; si possono gustare anche accompagnate da crema pasticciera, gelato o cioccolato fondente.

Paste di Meliga



Le Paste di Meliga, dorate, croccanti e profumate, ottenute secondo una antica ricetta tradizionale delle vallate cuneesi, devono il loro nome alla farina di mais, melia o meliga in dialetto piemontese, che ne è un importante ingrediente. Prodotte artigianalmente con materie prime altamente selezionate, sono perfette per la prima colazione, ma ideali da sgranocchiare in ogni momento della giornata e squisite ed irresistibili. In passato le paste di meliga venivano consumate a fine pasto inzuppate in un bicchiere di buon Barolo, oggi anche in un passito o un moscato. Sono ottime anche a colazione.
Torcettini di Saint-Vincent

Classico souvenir della regione sono i Torcettini di Saint-Vincent, piccoli biscotti di pasta frolla attorcigliati, prediletti anche dalla regina Margherita.


Caffè alla valdostana

Il caffè alla valdostanaè un’altra perla di questa terra. 
Il rituale preparatorio del caffè valdostano prevede che la coppa dell’amicizia”, bassa e panciuta, con quattro, sei, otto o più beccucci, venga riempita di caffè bollente, al quale poi sono aggiunti buccia di limone e grappa. Una volta dato fuoco alla bevanda, mentre l’alcol brucerà, attraverso l’apertura centrale verrà fatto scivolare dello zucchero già predisposto sul bordo. A questo punto ciascun commensale potrà consumare a turno, da un diverso beccuccio, il suo caffè.

Una novità che unisce la tradizione valdostana al modo italiano di fare un buon caffè

Funghi

Conservazione a mezzo essiccazione

Questo è un sistema di conservazione che consente di mantenere a lungo i funghi in quanto con l'essicazione viene eliminata l'acqua che impregna i tessuti senza per questo alterarne la struttura. 
Funghi porcini secchi - compra online
I funghi porcini sono deliziosi e si prestano ad una vastissima gamma di ricette. Se desiderate averli a disposizione in ogni periodo dell’anno, i funghi secchi rappresentano una delle alternative più pratiche e gustose ai classici funghi freschi. I funghi porcini secchi si conservano a lungo e mantengono inalterate nel tempo tutte le loro caratteristiche.

Cucinare funghi porcini secchi
I funghi porcini secchi non richiedono una preparazione particolarmente lunga e complicata: basta lasciarli immersi in una terrina con acqua calda per una ventina di minuti per farli rinvenire. Attenzione alla temperatura dell’acqua: non deve essere bollente, affinché i funghi non perdano consistenza e sapore. Al termine dell’ammollo devono essere sciacquati delicatamente sotto l’acqua corrente e ben strizzati: a questo punto sono pronti per essere cucinati. Molti esperti consigliano di non gettare l’acqua dell’ammollo, ma di filtrarla in modo da eliminare le impurità: può infatti essere molto utile per dare un tocco di sapore in più alla ricetta che si desidera preparare.

Calendario di produzione: primavera, estate, autunno.

Conservazione sott'olio - compra online

Pulire molto bene i funghi. Tuffarli in acqua acidulata con succo di limone. Quindi buttarli in acqua bollente salata ed acidulata col succo di 4 limoni, assieme a 3 chiodi di garofano, qualche grano di pepe, un pezzetto di cannella ed un paio di foglie d'alloro. Far bollire vivacemente per qualche minuto, quindi cuocere a fuoco dolce per circa mezz'ora. Quando i funghi sono cotti, ma ancora sodi, scolarli, disporli in un vaso a chiusura ermetica, coprirli a filo d'olio cercando di evitare il più possibile la formazione di bolle d'aria, quindi riponi in dispensa. Attendere un paio di mesi prima di consumarli.

Insaccati e Salumi

Coppa al Ginepro


La Coppa al ginepro è uno dei fiori all'occhiello della produzione Bertolin. Morbida e omogenea, dalla forma cilindrica, leggermente schiacciata alle estremità, richiede un accurata rifilatura e un attenta asportazione del grasso.
Al taglio sprigiona l inconfondibile profumo dolce e aromatico del ginepro, con le cui bacche viene messa a "riposare" per almeno 45 giorni e che le conferiscono un irresistibile freschezza e fragranza.
Completa la sua preparazione una stagionatura di non meno di cinque mesi. Ne risulta un prodotto compatto e omogeneo, dal sapore delicato che si affina con il procedere della maturazione.

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La Mocetta

Un piacevole antipasto: carne essiccata, tenera, gustosa e aromatica
La mocetta, carne essiccata di bovino, camoscio, cervo o cinghiale, è nata dall’antica esigenza di conservare a lungo la carne per il fabbisogno invernale della famiglia. Si presenta, allo sguardo, tenace e corazzata ma, in bocca, diventa tenera e gustosa. Preparata con tagli crudi interi, compatti e poco grassi, viene lasciata a macerare con erbe aromatiche di montagna, accompagnate al sale, alle spezie e altri aromi naturali; così rimane per una ventina di giorni, interamente ricoperta dalla salamoia e pressata da un peso posto sul coperchio del contenitore. In seguito si procede alla sua stagionatura, appendendo le porzioni di carne in luoghi freschi e ben arieggiati, per un tempo che varia da uno a tre mesi, a seconda della dimensione del prodotto. La mocetta va servita come antipasto, tagliata a fette sottili e accompagnata dal tipico pane di segale locale.

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I Boudin

Un gusto raffinato insaccato in contenitori naturali
I boudin rientrano tra i grandi classici della tradizione valdostana e ancora oggi vengono preparati osservando scrupolosamente le antiche ricette tramandate da generazioni. Questo particolare salume è prodotto con patate bollite, pelate a mano e lasciate raffreddare, alle quali vengono aggiunti cubetti di lardo, barbabietole rosse (ottimo conservante naturale), spezie, aromi naturali, vino e sangue bovino o suino. L’impasto viene insaccato in sottili budelli naturali prima legati a mano, poi appesi ad essiccare per un paio di settimane. Considerato, un tempo, un cibo povero, oggi costituisce uno degli alimenti caratterizzanti delle tavole valdostane. Ottimo come antipasto freddo, può essere servito bollito, abbinato alle patate rosse di montagna; in alternativa, cotto al forno per una quindicina di minuti, quando è ancora fresco, diviene una vera delizia anche per i palati più raffinati.

La grappa

Distillato genuino, dal profumo sottile e dal sapore unico
Se in termini di qualità la produzione di grappa eguaglia quella vinicola, essa è decisamente più modesta in termini di quantità. La grappa è un’amica fedele per il montanaro, ideale digestivo dopo i ricchi pasti a base di specialità locali. La tipicità della produzione e una particolare regolamentazione regionale consentono, entro certi limiti, la distillazione delle vinacce per il consumo familiare. Gli alambicchi e gli altri attrezzi del mestiere sono all’opera nel periodo tardo autunnale (novembre e dicembre) e, insieme ai parenti e agli amici, seguendo una procedura pressoché rituale, inizia la produzione di questo nettare trasparente, dal profumo sottile e dal gusto secco. Alla tradizione familiare si aggiunge oggi anche la produzione aziendale, che ha permesso l’ampliamento della gamma pur continuando a rispettare i metodi d’antan che conferiscono al distillato un sapore e una genuinità unici nel genere.

Lardo

Il lardo viene lasciato a stagionare per almeno tre mesi ed è durante questo periodo di riposo che il prodotto si concretizza, assumendo il profumo e le tanto apprezzate caratteristiche organolettiche che lo contraddistinguono. La sua tessitura è compatta ma al tempo stesso morbida; al taglio ogni fetta è bianca, talvolta il cuore è leggermente rosato, con una possibile venatura di carne in superficie. Questa particolare consistenza fa sì che il prodotto si sciolga in bocca, sprigionando un sapore gradevolmente dolce. Il Lard d’Arnad DOP viene venduto, a pezzi o affettato dal salumiere, oppure confezionato sotto vuoto nelle diverse pezzature, o ancora tagliato a piccoli cubi e conservato in contenitori di vetro.
Lard douce de Boursa

Alle erbe di montagna
Lardo suino salato con aggiunta di erbe di montagna.
Dolce come un Jambon.
Al ginepro
Lardo di suino salato con aggiunta di ginepro e stagionato come un Jambon.


PancettAosta

Pancetta tesa, dolce, alle erbe di montagna.

Miele

Grazie alla grande varietà di fiori ed erbe alpine, in tutta la regione è particolarmente ricca la produzione di miele, caratterizzato da un ridotto contenuto di acqua e distinto in relazione alla provenienza del nettare, raccolto tra giugno e agosto.
Il miele della Valle d'Aosta è lavorato all’antica e non subisce alcun trattamento termico, così mantiene inalterate le sue proprietà organolettiche.
L ’apicoltura, in Valle d'Aosta, è prevalentemente nomade: gli alveari sono portati in diversi ambienti montani, dal fondovalle a quote superiori. In tal modo, le api raccolgono nettare e polline da molte specie diverse.
Il miele di rododendro, chiaro e con tendenza a cristallizzare finemente, è delicato e tenue; è ideale per essere consumato da solo o con pane di segale e burro, o per dolcificare le tisane.
Quello di castagno, più scuro e con un retrogusto amarognolo, si sposa bene con le castagne lessate o i formaggi a lunga maturazione.
Il miele di tarassaco, di colore giallo intenso, è dolce e ha un apprezzato retrogusto ammoniacale; quello di tiglio, puro e ambra chiaro, sprigiona un leggero retrogusto mentolato; quello di melata è scuro e ha gusto fruttato.
Il miele di millefiori di montagna è ricco di essenze nettarifere che ne caratterizzano colore e intensità gustativa.

Olio di noci

L'olio di noci Dinus Donavit 100% valdostano è ottenuto dalla spremitura a freddo di noci raccolte esclusivamente in Valle d'Aosta. Le sue qualità nutrizionali eccezionali, oltre alle sue ottime qualità gustative, ne fanno un condimento ideale per insaporire numerosi piatti.
L'olio di noce è indispensabile in cucina per profumare insalate, carni e pesce. E' prodotto secondo antiche ricette e ottenuto dalla spremitura a freddo di noci raccolte sul territorio valdostano, per mantenere tutte le sue qualità nutrizionali e gustative.
E' ricco di acidi grassi essenziali, quali omega 3 e omega 6, raccomandati nella prevenzione delle malattie cardiovasculari e di vitamina E, che combatte l'invecchiamento delle cellule.
Informazioni nutrizionali:
grasso saturo: 9%
grasso monoinsaturo: 18%
grasso polinsaturo: 73%

Pan Ner

Il pane in Valle d’Aosta - Di anno in anno, presso i forni storici siti nei villaggi valdostani, si moltiplica il numero di appuntamenti dedicati alla lavorazione e alla cottura del Pan Ner, preparato con gli ingredienti della tradizione, in un clima di festa che coinvolge tutta la comunità: le donne impastano e gli uomini si occupano del forno a legna. Farina di segale e di frumento ed acqua vengono sapientemente mescolate assieme al “lievito madre” e, dopo una lunga lavorazione, prendono corpo nei filoni. Il pane, prima di essere infornato, viene lasciato lievitare anche 3 ore; nel frattempo, si scalda il forno che, raggiunta la giusta temperatura, è pronto ad accogliere le forme. A fine cottura, appare il risultato di tanto lavoro: un pane nero, ricco di fibre preziose per la salute, gustoso, profumato e fragrante. Alcuni lo arricchiscono con noci, uvetta o semi di finocchio ed aromi che gli conferiscono un sapore goloso e originale. La cottura del pane, che un tempo aveva luogo una o due volte l’anno, rappresenta ancora, per le genti di montagna, un momento di aggregazione in cui la tradizione si perpetua.

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Prodotti Tipici Valle d'Aosta è un progetto di sviluppo e valorizzazione del territorio che intende sottolineare le eccellenze di un territorio fantastico.
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